FOTO DI FOTO

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Foto di foto: è il tema che ho sviluppato in più di 50 anni di attività. L’inizio nel 1965 dove raccontai gli incidenti razziali a Los Angeles con diapositive tratte da periodici internazionali del tempo. Un’esperimento approvato e in seguito, promosso dallo storico e critico della fotografia Luigi Crocenzi che mi introdusse ai convegni di Gens d’images. L’anno seguente presentai un’altra serie ispirata alla contestazione del nuovo “consumismo” fotografando pagine pubblicitarie di periodici femminili controluce cosicché si sovrapponevano figure e significati. Seguitai la sperimentazione nel 1974 fotografando copertine di periodici degli anni ’30 e successivamente stampando su tela fotografica e dipingendo parte delle immagini con colori ad olio e acrilici così da realizzare una galleria di ritratti di star del mondo del cinema. È del 2005 un reportage sulle pareti di un’antica falegnameria dove ho inquadrato i collage di generazioni di operai che lascavano le loro “fidanzate di carta” come le definiva il regista Renzo Renzi nell’omonimo documentario del 1951.

VIDEO CON FOTO DI FOTO

Dal lavoro su gli scontri di Los Angeles, lo scorso decennio, dopo aver preso confidenza con il montaggio digitale, ho ricavato dalle dia originali immagini per un omonimo video. Ormai, da discreto navigatore nel mondo delle immagini del web, ho in seguito realizzato altri video: Morte del Che, Hiroshima, Impero, Gulag, Valle Giulia, Dai segni alle forme, quest’ultimo con le foto di incisioni di mio fratello Nino Ricci. Il recente lavoro Influencer, è nato da una vecchia antipatia per il mondo degli Influencers,  pescando tutto il materiale sul web nei giorni chiusura forzata per pandemia. Strappare o ritagliare una pagina di rivista o catturare una nuova e diversa inquadratura per lo schermo comporta la stessa metodologia di ricerca e mi suscita le stesse emozioni per la ripresa fotografica.