Trasparenze

1967 – Trasparenze

Luigi Ricci propone un percorso che dalla quotidiana confusione mediatica ritrova valori e nuovi significati.

Una collezione di 40 opere realizzate su carta o su tela dai formati che vanno dal 30×40 cm al 70×100 cm. Presentate sotto forma di audiovisivo, con l’introduzione di Luigi Crocenzi, al convegno di Gens d’images, Journées internationales de Porquerolles 1967, suscitarono un vivace dibattito. Anche studiosi di psicologia e tecniche pubblicitarie hanno relazionato sui lavori in Università e Istituti Tecnici.

Dalla trasparenza alla multivisione simultanea. La TV è ancora in bianco e nero e gli spazi pubblicitari sono limitati e rigidamente controllati. I messaggi velatamente allusivi sono interdetti. La pagina del periodico invece ospita inserzioni con messaggi più diretti ed espliciti. La lunga teoria dei prodotti per l’igiene della casa e della persona, degli elettrodomestici, della cosmetica e dell’abbigliamento intimo si svolge per tutto il giornale con la potente suggestione del colore e la continua presenza di un volto femminile sorridente, dal trucco marcato, che conferma la bontà del messaggio. Ma il cosiddetto mondo patinato una volta visto in trasparenza rivela tutta l’inconsistenza delle affermazioni mediatiche. Conflitti di significati, contraddizioni e ribaltamenti dei messaggi mettono in discussione tutto il sistema produttivo e promozionale. La multivisione simultanea, pratica delle avanguardie artistiche del primo novecento, ritrova il suo valore espressivo. Dalla confusione dei messaggi emerge un netto discorso di critica a questo nuovo modello di sviluppo per la società italiana.

1967 – Transparencies

Luigi Ricci proposes an itinerary that derives values and new meanings from everyday Media confusion.A collection of 40 works on paper or canvas (from 30×40 cm to 70×100 cm). This audiovisual presentation, with an introduction by Luigi Crocenzi, was shown at the Conference Gens d’Images, Journées Internationales de Pourquerolles 1967, and gave rise to lively debate. Scholars of psychology and advertising techniques have written and talked about these works both in Universities and Technical Colleges.

From transparency to simultaneous multivision. In the second half of the ‘60s the range of consumption products increases enormously. The pages of women’s magazines are the predominant target of the advertising campaign. TV is still in black and white and the advertising is limited and rigidly controlled. Even covertly allusive messages are prohibited. On the contrary the ads in the magazines offer more direct and explicit messages. The wide range of products for household use and personal hygiene, of household appliances, cosmetic products and undergarments fills the entire magazine with the powerful suggestion of colour and the continuous presence of a smiling, heavily made-up feminine face which confirms the validity of the message. Once you see through the so-called glossy world, though, it reveals all the insubstantiality of the Media assertions. Conflicting meanings, contradictions and reversal of messages challenge the whole production and promotional system. The simultaneous multivision, which is the practice of the artistic avant-garde of the early 20th century, finds again its expressive value. From the confusion of the messages there arises a clear criticism of this new development model of the Italian society.